06 Ott

Conferenza stampa sul ricorso all'ordinanza per la discarica "Le lamie"

Con la sentenza n.1227 del 28 settembre 2020 il T.A.R ha dichiarato irricevibile e infondato nel merito il ricorso all’ordinanza sindacale n.28 del 7 maggio 2020 che ordinava alla società TRA.DE.CO ed ai suoi soci con effetto immediato e con il carattere dell’urgenza, le necessarie misure di prevenzione e messa in sicurezza dei luoghi, nonché le attività di post gestione in riferimento alla discarica per rifiuti urbani in località “Le Lamie”. La sentenza è stata innovativa in molti aspetti che sono stati analizzati nel corso di una conferenza stampa dalla Sindaca Rosa Melodia e dall’avvocato Giampaolo Sechi.

«Nel caso di specie» si legge nella sentenza «la Sindaca del Comune di Altamura, quale rappresentante della comunità locale, ha dunque adottato l’ordinanza impugnata in modo pienamente legittimo, al fine di scongiurare un grave pericolo attuale di inquinamento ambientale, con particolare riguardo alla falda freatica altamurana, e, al contempo, per tutelare l’incolumità dei propri cittadini derivante dal grave e perdurante inadempimento posto in essere della società Tra.De.Co. S.r.l. e dai suoi soci rispetto agli obblighi di gestione post operativa della discarica derivanti direttamente dalla legge».

È stato ribadito inoltre, che la manutenzione, la sorveglianza e i controlli della discarica non più in funzione da marzo 2008, devono essere assicurati anche nella fase della gestione successiva alla chiusura, fino a che l’ente territoriale competente accerti che non comporta rischi per la salute e l’ambiente.

Il gestore deve, inoltre, notificare all’autorità competente anche eventuali significativi effetti negativi sull’ambiente riscontrati a seguito delle procedure di sorveglianza e controllo e deve conformarsi alla decisione dell'autorità competente sulla natura delle misure correttive e sui termini di attuazione delle stesse.

«Nessuno di tali obblighi di legge» prosegue la sentenza «risulta essere stato rispettato nel caso di specie, in tal modo configurandosi una conclamata illegittimità (se non una vera e propria illiceità) che si protrae da anni nella gestione post operativa della discarica sita in agro di Altamura, in località “Le Lamie”»

«Il principio “chi inquina paga” va oltre l’autonomia patrimoniale delle società di capitali rispetto al patrimonio dei singoli soci» ha sottolineato l’avvocato Giampaolo Sechi.

«Nella sentenza è stato espressamente specificato che chi ha beneficiato degli introiti derivanti dalla gestione di una discarica, deve sopportarne anche i relativi costi per la gestione post operativa. Siamo solo all’inizio di questo percorso, ma l’affermazione del principio comunitario “chi inquina paga” è un motivo di soddisfazione per l’Amministrazione comunale» ha concluso la Sindaca Rosa Melodia.